venerdì 13 giugno 2008

LE PIRAMIDI ED IL CERVELLO 2° PARTE...DAL VANGELO DI GIOVANNI UNA VERITA' ILLUMINANTE



Il nesso esistente fra il cervello anteriore e quello posteriore


1. (Continua il Signore:) «Ma ecco, adesso Io aliterò nuovamente
su queste quattro masse cerebrali, e poi tu avrai occasione di vedere
qualcosa di simile agli obelischi (colonne appuntite) che si innalzano a
due a due davanti a ciascuna piramide egiziana. Certamente queste
colonne furono destinate dagli egiziani ad uno scopo
diverso da quello delle colonnine che si trovano a due a due dinanzi a
ciascun lato delle piramidi cerebrali, perché gli obelischi collocati
davanti alle piramidi indicavano semplicemente che la sapienza
andava cercata dentro alle piramidi; per questo naturalmente l’accesso
era consentito solo ad una persona di provata purezza.
2. I due minuscoli obelischi, invece, collocati davanti a ciascuna
tabellina delle piramidi cerebrali, in modo che ciascuna piramide
viene così ad averne otto, sono le matite per mezzo delle quali, in
seguito al movimento impresso a loro dagli appositi nervi del cervello
che si trovano collegati in maniera supremamente geniale mediante
un sistema meccanico-organico con i nervi della vista o con
quelli dell'udito, le tabelline vengono ricoperte, secondo un ordine
determinato, di caratteri oppure di altre immagini spirituali
corrispondenti.
3. Ma ora dedicate la vostra particolare attenzione a quello
che seguirà; noi adesso riempiremo queste matite di una linfa,
e cominceremo a considerare anzitutto il cervello in ordine!
Ecco, Io voglio che le tabelline di questo cervello vengano
anzitutto accuratamente ricoperte di caratteri in modo del tutto
ordinato, come se ciò venisse dal sentimento, sia per quanto
riguarda la vista che l'udito!
4. Allora tutti si sforzarono di fissare lo sguardo e di concentrare
al massimo la loro attenzione su questi nostri cervelli artificiali, e
rimasero in attesa di quello che sarebbe seguito. Certamente, in questo
caso Io dovetti far sorgere le immagini dalla cruda luce materiale,
perché della luce dell'anima, considerato che i Miei discepoli
guardavano con gli occhi della loro carne, non se ne avrebbe potuto far
nulla. Ma che cosa scorsero questi osservatori attentissimi?
5. Essi scorsero come dalle estremità di quelle matite si riversassero
sulle tabelline delle piramidi cerebrali una quantità di stelline di color
rossastro ed azzurrognolo, e precisamente in un ordine tale che chi fosse
stato dotato di una vista molto acuta avrebbe potuto vedere come con
quelle innumerevoli stelline si formavano sulle tabelline ogni tipo di
minuscole immagini meravigliosissime.
6. Certamente, per quegli istanti Io feci in modo che gli occhi degli
osservatori acquistassero per qualche tempo la forza di ingrandimento
di un buon microscopio, ciò che in quel caso era quanto mai necessario,
dato che altrimenti gli osservatori non avrebbero visto granché delle
mirabili immagini e forme della luce, né sarebbe stato sufficiente a tale
scopo l'ingrandimento al decuplo delle piramidi cerebrali di prima!
Ma poiché ormai essi vedevano le tabelline cerebrali ingrandite
al centuplo, erano in grado di scorgere già molte cose.
7. Io allora domandai a Cirenio che cosa vedesse. Ed egli
rispose: "Oh, Signore! Una meraviglia dopo l'altra! Dai piccoli obelischi
posti dinanzi alle piramidi cerebrali, in continua agitazione e costituiti da
moltissimi organi che si incrociano in ogni senso per tutta la loro lunghezza,
sgorgano incessantemente un gran numero di stelline di color rosso ed azzurro
chiaro. Le coppie di asticciole, quasi come le antenne di un insetto, sono in
continua attività su ciascuna delle quattro facce delle piramidi e lavorano
senza interruzione con le loro cime che sprizzano scintille qua e là sulle
rispettive facce triangolari con la massima sveltezza, e cospargono
quest'ultime di stelline. Certo si sarebbe portati a credere che da tutto
questo lavorìo intorno alle facce triangolari delle piramidi, apparentemente
senza senso e come fosse casuale, non dovrebbe risultare che una
quantità di sgorbi; ma invece si stanno componendo quasi
automaticamente delle figure regolari di ogni specie che procurano molto
diletto all’occhio.
8. Ecco, adesso io osservo anche come nelle due asticciole subentra
una quiete assoluta non appena una superficie triangolare è
completamente ricoperta di segni. Ma davvero è a mala pena credibile
che tutti questi segni e queste minuscole immagini in numero di mille
volte mille abbiano potuto venire tracciate dalle due matite viventi su
una simile tabella triangolare in questo breve tempo!
Le forme sono certo ad ogni modo molto piccole, quantunque una
tabella di questa specie noi la vediamo alta quanto un uomo di grande
statura, ma queste immagini e questi segni piccolissimi sono tanto nitidi
che qualcosa di più nitido e perfetto non lo si potrebbe immaginare.
9. Ma perché nel cervello posteriore, sulle rispettive tabelline del tutto
simili a quelle del cervello anteriore, non è possibile vedere alcuna di
quelle piccole immagini? Io non riesco a scoprire che delle lineette, dei
punti ed altri segni uncinati che non saprei proprio cosa vogliano significare!
Che spiegazione potrebbe venire data di questo fenomeno?"
10. Rispondo Io: "Questi sono altrettanti segni della parola; tuttavia
essi, là dove sono, non stanno isolati a sé, ma invece si trovano sempre
in uno stato di raccordo polare con la superficie di una delle tabelline
triangolari del cervello anteriore, ed il suono o l'idea registrata sulla
tabellina del cervello posteriore mediante linee, punti ed altri segni ad
uncino, viene registrata nello stesso istante pure sulla corrispondente
faccia della piramide del cervello anteriore, di solito
quella inferiore che forma la base della piramide, come una minuscola
immagine corrispondente al suono o all'idea, e così questa viene
rappresentata all’anima per un riconoscimento più agevole.
11. Per ottenere questo effetto, deve venire tesa una quantità di
filamenti nervei da ciascuna piramide cerebrale dell'occipite a ciascuna
piramide del capo anteriore, altrimenti nessuno potrebbe raffigurarsi in
maniera chiara un concetto appreso, o una cosa, oppure un'azione
descritta con parole.
12. I suoni inarticolati e così pure la musica non vengono registrati;
perciò anche nessuno può rappresentarsi una qualche immagine o una
qualche cosa in base ad un suono, o ad un'armonia o melodia. Infatti, come
già detto, simili suoni non vengono registrati sulle tabelline cerebrali del
capo anteriore, ma rimangono impressi unicamente sulle corrispondenti
facce delle piramidi dell'occipite sotto forma di linee, punti ed altre figure
ad uncino.
13. In compenso dalle facce delle piramidi dell'occipite, segnate
unicamente in corrispondenza ai suoni, si dipartono dei nervi attraverso
il midollo spinale fino ai nervi della bocca dello stomaco (gangli), e da questi
fino al cuore; ecco perché la musica, sempre che sia del tutto pura,
esercita un’influenza principalmente soltanto sull'animo, lo domina e non
di rado lo intenerisce e lo rende sensibilissimo.
14. Ma uscendo e salendo dall’animo, i suoni possono tuttavia essere
disegnati come forme sulle tabelline del cervello mediante la luce
dell’amore, come appunto avviene attraverso le stelline sprizzanti da
due piccoli obelischi. E allora i suoni non di rado sono per l’anima dei veri
segnali indicatori verso i grandi padiglioni vitali dello spirito. E per questa
ragione una musica retta e totalmente pura può essere di grande aiuto
all'anima per unirsi completamente col proprio
spirito! Imparate dunque ed insegnate anche la musica, purché sia pura
come la coltivò un giorno Davide!
15. Che una musica molto pura abbia questo potere, voi lo potete
rilevare dal fatto che, se radunate in un dato luogo nemici ed amici
e fate risuonare una musica pura in mezzo a loro, vedrete che ben
presto invece di nemici vi troverete dinanzi unicamente degli affabili
amici. Certamente, un effetto simile lo può ottenere soltanto una musica
che sia del tutto pura; una musica impura e rozza ottiene invece addirittura
l'effetto opposto.
16. Ecco che ora tu hai visto come perfino i suoni vengono rappresentati
per vie indirette all'anima come qualcosa di visibile, quantunque non
come immagini concrete ma tuttavia come forme superiori spirituali
raffigurate da ogni tipo di segni, quali di simili se ne riscontrano sugli
antichi monumenti egiziani. Ed Io credo che quanto è stato mostrato finora
ti riuscirà discretamente chiaro, cosicché non è necessario aggiungerci altro
se non che tutto questo avviene solo in un cervello ben ordinato e incorrotto,
nell’ordinata preparazione che viene dall’animo (sentimento), e dove le
tabelline cerebrali vengono scritte dapprima con la
luce, con svariate forme animiche e spirituali».

martedì 10 giugno 2008

LE PIRAMIDI ED IL CERVELLO 1° PARTE...DAL VANGELO DI GIOVANNI UNA VERITA' ILLUMINANTE


E' noto che gli antichi Egizi (e non solo) custodivano e,
soprattutto,coltivavano conoscenze sulla struttura del
cervello umano. Credo che nessun essere umano avrebbe
lasciato tali segni sulla terra, se ciò non fosse servito per
lasciare ai posteri l'evidenzadi un sapere profondamente
spirituale. La costruzione delle piramidi, il segno più
evidente di un messaggio per i posteri, ha suscitato le
fantasie di parecchi impostori.
Sicuramente ai giorni nostri, orde di cospirazionisti e
millantatori di ogni sorta, hanno strumentalizzato una
verità imprenscindibile: la mente umana, se non contaminata,
è in grado di sviluppare le giuste facoltà animico spirituali.
Nel Vangelo di Giovanni viene messa alla luce questa
verità.

Dal Vangelo di Giovanni


La costituzione del cervello umano
1. (Continua il Signore:) «Ed ora vedremo se saremo in grado di
procurarci un complesso di tabelline del cervello per il vostro più
preciso ammaestramento! Per mezzo di Raffaele noi potremmo certo
farci portare immediatamente qui un paio di teste umane naturali,
e precisamente da Roma, dato che appunto in questo istante
là sono stati decapitati, addirittura sul Campidoglio, due dei peggiori malfattori!
Però simili teste di scellerati ci servirebbero a poco o addirittura
per niente!
2. Bisognerà dunque fare in modo che l'angelo ci procuri invece
quattro selci di materiale adatto, perfettamente bianche e pure,
togliendole da qualche ruscello, e con queste cercheremo di
rappresentare un cervello umano nel modo migliore concesso dalle
possibilità della materia. Va dunque, o Raffaele, e portaci qui
quanto ci occorre!»
3. Raffaele allora scomparve per circa sette istanti, e poi
improvvisamente riapparve e depose sulla mensa davanti a noi,
o meglio davanti a Me, quattro pezzi di selce bianchissima. Due
erano più grandi e due più piccole, le prime due corrispondevano al cervello
anteriore più grande destinato a ricevere le impressioni
delle immagini, le altre due al cervello posteriore più piccolo per
la registrazione dei suoni.
4. E quando quelle pietre furono poste in buon ordine dinanzi a Me,
Io le toccai, ed esse si fecero trasparenti come un purissimo cristallo
di roccia. Dopo di ciò Io alitai su di esse, e le masse si suddivisero in
milioni di piramidi a quattro facce triangolari, ciascuna delle quali era
costituita da tre lati o superfici esterne e dalla superficie di appoggio.
5. Le due selci che stavano alla Mia destra raffiguravano il cervello
nello stato di ordine perfetto, e quelle alla Mia sinistra invece il cervello
nello stato invertito in seguito a falsa educazione e ad altre influenze
negative, come si verifica comunemente fra gli uomini.
6. In quest’ultimo caso però non si trattava esclusivamente di
piramidi, ma accanto a poche piramidi apparivano pressoché tutte le
forme, le figure ed i tipi stereometrici, e ciò si vedeva con tanta maggiore
esattezza in quanto Io, mediante un nuovo alitare, avevo ingrandito dieci
volte le riproduzioni dei cervelli che avevo dinanzi a Me, in maniera
che agli occhi sbalorditi dei discepoli si rivelavano ormai quattro
voluminosi ammassi di materia che rappresentavano i cervelli
disposti in buonissimo ordine sulla mensa, la quale, a questo
scopo, per opera di Raffaele dovette venire ingrandita rapidamente
in misura considerevole.
7. Io allora dissi: «Ecco, adesso voi potete osservare separatamente e
in maniera ben distinta tutte e quattro le masse cerebrali.
8. Vedete, qui sulla destra, il grande cervello anteriore consiste
tutto di piramidi estremamente regolari, e così pure il piccolo cervello
posteriore consiste delle stesse piramidi, solo che quest'ultime sono tre
volte più piccole, e tuttavia sono grandi più che a sufficienza per l’anima,
per ricevere tutta la gamma delle vibrazioni dell'aria.
9. Ma ora guardate i due ammassi alla Mia sinistra! Qui, come
già osservato prima, si rivelano delle forme molto differenti tra di
loro le quali non combaciano perfettamente in nessun punto; ora qui,
ora là c'è uno spazio vuoto il quale genera ogni tipo di falsi riflessi
come avrete occasione di convincervi più tardi con i fatti. Il cervello
posteriore, che è del tutto simile a quello anteriore, ha esso
pure le sue tabelline ridotte ad un terzo della grandezza in rapporto
a quelle del rispettivo cervello anteriore. Osservate dunque un po’
queste forme».
10. Tutti allora si avvicinano per ammirare i cervelli rappresentati
artisticamente dalle quattro selci in proporzioni maggiori del
naturale - fino ad ora raffigurati unicamente nella loro forma di
tabelline piramidali - senza alcuna suddivisione in camere interiori
e senza alcun raccordo delle tabelline cerebrali fra di loro.
11. (Il Signore:) «Ecco, quando tutti si saranno fatti l’idea più chiara
possibile di ciò, Io allora, mediante un ripetuto alitare, separerò in
camere le tabelline cerebrali e provocherò una loro congiunzione
polare in ciascuna camera, nonché la congiunzione delle camere tra
di loro e quella del cervello anteriore col posteriore, affinché in questo
modo le tabelline cerebrali, di qualsiasi specie possano essere, siano
rese atte ad accogliere delle immagini e dei segni»
12. Cirenio stenta molto a rimettersi dal suo sbalordimento
ed infine esclama: «Ah, adesso comincio a vederci un po'
chiaro! I primi abitanti dell'Egitto, i quali per primi hanno
edificato le loro scuole in forma di piramide, erano certamente
degli esseri umani dall'anima ancora perfetta, quindi colmi
della luce interiore, e potevano osservare la
struttura organica del loro corpo! A questi primi abitanti
d'Egitto tali forme piramidali devono essere certo state
visibili e riconoscibili come le più importanti per la
conoscenza umana, e ispirandosi a questo concetto essi
hanno scelto questa forma anche nella edificazione
dei loro grandiosi edifici scolastici. Anzi, essi avranno
potuto scrutare esattamente, da cima a fondo, la struttura
di ogni singola piramide formata dalle tabelle cerebrali,
ed avranno poi dato anche internamente
a ciascuna piramide, da loro costruita in proporzioni assai
grandi, la stessa struttura che avevano trovato sussistere
organicamente in una piramide formata dalle tabelle cerebrali.
13. Ed è perciò che una piramide di questa specie ha nel suo

interno tanti e così svariati corridoi e stanze, considerando
le quali anche la persona più savia ed intelligente non può
assolutamente raccapezzarsi, né comprendere di quale utilità
possa essere stata questa o quell'altra cosa! O Signore! Questo
mio giudizio è sì o no ben fondato?»
14. Ed Io rispondo: «Il tuo giudizio è perfettamente vero e buono;

perché veramente era così, e per la stessa ragione gli egiziani
hanno anche fatto dipingere le pareti delle piramidi,
specialmente all'interno, con ogni tipo di segni, di iscrizioni,
e di immagini che in via di rispondenza rappresentavano
tutto quello che un essere umano nella sua carne deve passare
su questa Terra, e tutte le lotte che egli deve sostenere, nonché
come deve fare per riconoscere se stesso e per riconoscere che
il vero amore è il punto centrale di ogni vita».